28 marzo 1958

L’associazione nasce a Roma e assume la denominazione di Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali.

18 dicembre 1964

Con decreto del Presidente della Repubblica n.1542, l’associazione ottiene il riconoscimento della personalità giuridica.

febbraio 2000

L’associazione si qualifica come “Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus)”

novembre 2000

L’Associazione Nazionale, da sempre con un’unica personalità giuridica, attua una profonda modifica alla struttura associativa superando il precedente modello e trasformando la propria base associativa da sezioni in autonome associazioni locali. Questa trasformazione è stata realizzata in armonia con il nuovo sistema integrato di interventi e servizi sociali, delineato dalla legislazione in materia e rispondente al nuovo modello di decentramento dello Stato.

L’associazione di Anffas Bologna si occupa del processo di inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva e dei loro familiari e svolge attività di sensibilizzazione, di studio-ricerca e promozione dei servizi.

Dallo statuto art.3

“L’associazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, sanitaria e sociosanitaria, della ricerca scientifica, della formazione, della tutela dei diritti civili a favore di persone svantaggiate in situazione di disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie, affinché sia garantito ai disabili il diritto inalienabile ad una vita libera e tutelata, il più possibile indipendente nel rispetto della propria dignità…”

Anffas persegue il proprio scopo attraverso lo sviluppo di attività atte a:

  • stabilire a mantenere i rapporti con le istituzioni pubbliche e private che a vario titolo si occupano di disabilità;
  • promuovere e partecipare ad iniziative, anche in ambito amministrativo e giudiziario, a tutela delle persone con disabilità e delle loro famiglie;
  • sostenere e sollecitare la ricerca, la prevenzione e la riabilitazione della disabilità intellettiva e relazionale, fornendo alle famiglie ogni utile informazione di carattere sanitario e sociale;
  • rendere possibile l’inclusione scolastica, la qualificazione e l’inserimento nel mondo del lavoro della persone con disabilità intellettiva e/o relazionale;
  • favorire lo sviluppo di strutture e servizi riabilitativi, sanitari, educativi, assistenziali e sociali, anche in modo tra loro congiunto, centri di formazione, strutture diurne e/o residenziali;
  • costituire ed amministrare organismi editoriali per la pubblicazione e la diffusione di informazioni che trattano la disabilità intellettiva e/o relazionale;
  • assumere in ogni sede la rappresentanza e la tutela dei diritti umani, sociali e civili dei cittadini che, per la loro particolare disabilità intellettiva e/o relazione, da soli non sanno o non possono rappresentarsi.